“Sai che cosa penso? Che non ci sia niente di più puro e ribelle del fallimento, al giorno d’oggi. Il successo ti lascia l’amaro in bocca, per i prezzi che hai dovuto pagare, per il fatto che non ti basta mai. Ma il fallimento…” Eric allargò le braccia “il fallimento è puro, capisci? Lascia intatto il desiderio. Lascia immacolata la coscienza.”
“Sai che cosa penso? Che non ci sia niente di più puro e ribelle del fallimento, al giorno d’oggi. Il successo ti lascia l’amaro in bocca, per i prezzi che hai dovuto pagare, per il fatto che non ti basta mai. Ma il fallimento…” Eric allargò le braccia “il fallimento è puro, capisci? Lascia intatto il desiderio. Lascia immacolata la coscienza.”
Una famiglia di New Bedford, Massachusetts, dagli anni Sessanta ad oggi, tra ricchezze e potere, tra successi e cadute, intrighi, tradimenti, amore e bugie. Sullo sfondo dei grandi eventi della storia statunitense, i fratelli Elizabeth e William vivono le loro esistenze parallele cercando di comprendere il destino che li lega inesorabilmente al passato di una dinastia contorta e misteriosa.
Luca Quarin riesce nell'impresa di costruire una cinepresa a doppio fuoco: quello vicinissimo, dei fatti della vita di ciascuno, e quello a campo lunghissimo, degli eventi che decidono la sorte di milioni di persone. Ma non solo, è nella relazione tra queste due inquadrature che si snoda “Il battito oscuro del mondo”: quanto i fatti che passeranno alla storia influenzino le vite dei singoli, e quanto, più o meno consapevolmente, i singoli decidano i fatti che alla storia passeranno.
Una scrittura sontuosa, una capacità affabulatoria incredibile, e il pieno controllo delle tante linee narrative rendono questo romanzo una rivelazione, in grado di rappresentare l'universale dinamica del capitalismo e dell'umanità che ne è preda.
Il grande romanzo americano, quest'anno, lo ha scritto un italiano.
Una famiglia di New Bedford, Massachusetts, dagli anni Sessanta ad oggi, tra ricchezze e potere, tra successi e cadute, intrighi, tradimenti, amore e bugie. Sullo sfondo dei grandi eventi della storia statunitense, i fratelli Elizabeth e William vivono le loro esistenze parallele cercando di comprendere il destino che li lega inesorabilmente al passato di una dinastia contorta e misteriosa.
Luca Quarin riesce nell’impresa di costruire una cinepresa a doppio fuoco: quello vicinissimo, dei fatti della vita di ciascuno, e quello a campo lunghissimo, degli eventi che decidono la sorte di milioni di persone. Ma non solo, è nella relazione tra queste due inquadrature che si snoda “Il battito oscuro del mondo”: quanto i fatti che passeranno alla storia influenzino le vite dei singoli, e quanto, più o meno consapevolmente, i singoli decidano i fatti che alla storia passeranno.
Una scrittura sontuosa, una capacità affabulatoria incredibile, e il pieno controllo delle tante linee narrative rendono questo romanzo una rivelazione, in grado di rappresentare l’universale dinamica del capitalismo e dell’umanità che ne è preda.
Il grande romanzo americano, quest’anno, lo ha scritto un italiano.
*** Finalista al premio calvino 2014 ***
Perché quel lembo di scogli e di terra, aggredito dal mare, prende il nome di Isola delle Pazze? Sulle coste del Salento, un piccolo isolotto è il pretesto per una narrazione densa e prismatica. Terreno di conquista per Messapi e Tarantini; casa degli umanissimi pesci spada; sede in pieno '800 di un esperimento psichiatrico su donne – pazze, appunto – lasciate in balia delle onde e della loro malia.
Masello, il protagonista del romanzo, scultore di cartapesta, si muove dentro queste storie, inseguendo i fili della tradizione e avvicinandosi alla Storia che tutto abbraccia. Fino all'incontro con Mariabbondanza, una venere di cui si innamora e che pare provenire dal passato più antico.
In una lingua nuova, magmatica ed evocativa Fabio Greco, al suo esordio, racconta una storia dal tempo sospeso e dal sapore forte del Mediterraneo.
*** Finalista al premio calvino 2014 ***
Perché quel lembo di scogli e di terra, aggredito dal mare, prende il nome di Isola delle Pazze? Sulle coste del Salento, un piccolo isolotto è il pretesto per una narrazione densa e prismatica. Terreno di conquista per Messapi e Tarantini; casa degli umanissimi pesci spada; sede in pieno ‘800 di un esperimento psichiatrico su donne – pazze, appunto – lasciate in balia delle onde e della loro malia.
Masello, il protagonista del romanzo, scultore di cartapesta, si muove dentro queste storie, inseguendo i fili della tradizione e avvicinandosi alla Storia che tutto abbraccia. Fino all’incontro con Mariabbondanza, una venere di cui si innamora e che pare provenire dal passato più antico.
In una lingua nuova, magmatica ed evocativa Fabio Greco, al suo esordio, racconta una storia dal tempo sospeso e dal sapore forte del Mediterraneo.
Lorenzo vive a Milano ed è un data analyst. Per lui ogni persona è un insieme di dati da raccogliere, decodificare e interpretare. La sua vita trascorre tra analisi di sconosciuti al centro commerciale, serate passate a spiare i profili dei social, e qualche viaggio in Svizzera, dove è in cura un suo ex collega. Finché non incontra Sergio: elegante, professionale, con un buon matrimonio. Sergio diventa per Lorenzo un’ossessione che, lentamente, ingloba ogni lato della sua vita e lo porta a scavalcare le regole che il suo lavoro impone, a far precipitare gli eventi e mescolare ruoli e certezze.
La trama incalzante di un thriller, l’analisi sociale e dei comportamenti, la lingua rapida e precisa, un senso costante di mistero e vertigine, fanno de Il perturbante un romanzo suggestivo e inusuale, in grado di scavare nel contemporaneo delle nostre esistenze e indagare le tante forme di controllo di cui siamo tutti vittime. Questo romanzo fornisce una mappa molto accurata del contemporaneo, così accurata che vi farà smarrire.
Lorenzo vive a Milano ed è un data analyst. Per lui ogni persona è un insieme di dati da raccogliere, decodificare e interpretare. La sua vita trascorre tra analisi di sconosciuti al centro commerciale, serate passate a spiare i profili dei social, e qualche viaggio in Svizzera, dove è in cura un suo ex collega. Finché non incontra Sergio: elegante, professionale, con un buon matrimonio. Sergio diventa per Lorenzo un’ossessione che, lentamente, ingloba ogni lato della sua vita e lo porta a scavalcare le regole che il suo lavoro impone, a far precipitare gli eventi e mescolare ruoli e certezze.
La trama incalzante di un thriller, l’analisi sociale e dei comportamenti, la lingua rapida e precisa, un senso costante di mistero e vertigine, fanno de Il perturbante un romanzo suggestivo e inusuale, in grado di scavare nel contemporaneo delle nostre esistenze e indagare le tante forme di controllo di cui siamo tutti vittime. Questo romanzo fornisce una mappa molto accurata del contemporaneo, così accurata che vi farà smarrire.
Si può disegnare una mappa del mondo attraverso le storie delle persone che lo hanno attraversato, che hanno amato sofferto e gioito? Stefano Solinas, il protagonista di questo romanzo, credeva di sì.
Morire e risvegliarsi altrove, in un altro corpo. Questo succede improvvisamente a Francesco Cassini, stimato ingegnere nella Torino di fine Ottocento. Che cosa è successo? Come è stato possibile? Chi crederà alla sua storia? La legge universale che regola il destino di ogni individuo pare essere saltata: Francesco è vittima di una distrazione di Dio. Ai dubbi e alle difficoltà del trovarsi estranei a se stessi, con un altro corpo da abitare, si alternano però anche le avventure e le possibilità che il protagonista del libro si troverà a vivere, innescando una serie di vicende drammatiche, ironiche e struggenti che attraverseranno l’intero secolo. Un romanzo che esplora territori narrativi inediti e che trasforma la nostra idea di identità, di corpo, di destino.
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